Sud America, Stati Uniti, Europa, il concerto delle nazioni è riunito nella sala per un patto di interferenze e proliferazione di pini. Tre ragazzi rifanno il mondo con il loro corpo come un'arma della strategia di persuasione. Numero di baci di pace scambiati, migliaia di maniglie che abbattono i pini e fanno affidamento su, cambiano la loro posizione se volentieri per il bene della nazione. Testa di stronzo, testa di cazzo, fannulloni e astinenti figli di puttana, qui ci redimiamo nelle regole dell'arte, disadorno ci puliamo il culo, ci infiliamo nella testa del proiettile in giù, le natiche si gonfiano. Il tre è il cotone, non ci si annoia mai che un altro pino sia rivolto verso la telecamera. Il dialogo è malvagio, nessun trucco, quello concreto in fondo ai colloqui. Parliamo del bastone che tocca il Nord è uno stronzo, si scambiano segreti sul cuscino. Tutto nel ritmo e nell'equilibrio. A cavallo, su una gamba, una groppa, andiamo oltre le barriere. La pace nel mondo è la benevolenza degli affari degli uomini.